giovedì 31 maggio 2007

Un bimbo ingenuo

Ho trovato un mio vecchio quaderno delle elementari, dove avevo scritto di aver una gran paura perché il mondo si stava congelando e saremmo morti tutti se non ci spostavamo in Africa. Ero molto piccolo, tra gli anni 70 e 80, i telegiornali, le radio, trasmettevano le notizie dei professoroni, catastrofici per professione, che vedevano nell’avanzare dei ghiacci la nostra imminente fine, a me, bimbo ingenuo, queste notizie incutevano il terrore.
Di tutto quel che avevano predetto per il futuro del mondo, non è successo proprio niente, soltanto qualche spavento di bambini o adulti facilmente suggestionabili.
In questi ultimi anni, questi figli dell’apocalisse, sono tornati alla carica, ma con una nuova teoria: questa volta il ghiaccio non sta avanzando ma sciogliendosi.
In tv sono trasmesse continuamente le solite immagini di un ghiacciaio che si spacca, di qualche volatile sfortunato che ha perso la rotta, del sole alto e forte, di zone aride, che poi sono sempre le stesse da anni.
Sempre per la stessa ragione, il Po si sta asciugando, no, sta per straripare, allarme siccità, allarme alluvioni… e basta, lasciateci in pace! Che pa**e!
Cari professori, rilassiamoci tutti quanti, facciamolo per i bambini, sono anni che i fatti vi smentiscono ma voi continuate che tanto ci sono i soliti creduloni a darvi retta, ed avrete qualche soldino perché la notizia vende a quel qualcuno che, come me da bambino, sobbalzerà dalla sedia ad ogni vostra cretineria. Suvvia smettetela, dai, se fatte da bravi, riusciamo a trovarvi anche un amante per voi dello stesso ambiente, tanto l’abbiamo capito che non riuscite a stare in casa dove non vi fila nessuno.
Poi non credo che abbiate bisogno di giustificare davanti a voi stessi ed al mondo, che lo stipendio che vi danno ha un senso.