sabato 21 luglio 2007

Emozionarsi ad ogni età

Stavo ancora pensando a quell’arzillo vecchietto, di cui ho parlato nel precedente post, sinceramente, speravo che il suo Viagra fosse l’amore per lei. Si cresce, e crescendo si pensa, non sempre, ma qualche volta capita, che si diventerà vecchi. Troverò una compagnia, una donna che condividerà il mio viaggio su questa terra, e quando passeranno le stagioni, e saranno tanti i ricordi, sarà ancora tanta la fantasia, l'amore per noi stessi e per gli altri? Riusciremo a stupirci ancora, sorprenderci, emozionarci al contatto delle nostre mani? Avremo ancora tanta curiosità, voglia di conoscerci e di riscoprirci, e ritrovarci ogni volta al solito posto? Faremo delle pazzie? Litigheremo, per poi fare la pace? C’incontreremo nel letto, con gli sguardi, come la prima volta che c’incontrammo per strada? Spero di sì, ma non sarà facile. Credo sia soprattutto una questione di carattere, più che dell’età, da parte mia, magari tra alti e bassi, ma credo che riuscirò a vivere ogni età di coppia, se e quando accadrà, come un dono, con stupore.
Questo fiume silenzioso/ che mi porta più lontano, / non sarà percorso invano/ se tu partirai con me./
Se la notte si avvicina,/ io ti voglio avere sveglia; / sulla luce che ti abbaglia/ io ci metterò un foulard./ Ci sarò, quando vorrai chiamarmi/ io verrò e per addormentare te/ io ti potrò cantare quello che vorrai sentire./ Ci sarò, prima del temporale/ io verrò. Per ripararti sulla via/ io ti potrò coprire ed aspettare il sole che verrà; /non avremo freddo più.
(E. Ruggeri, Prima del temporale)